viernes, 8 de febrero de 2008

Otra pérdida. Enzo d'Angelo. Waterpolo Legends


El minuto de silencio que hubo en partido entre el Posillipo y el Barceloneta fue de lo mas especial.
No habían pasado mas de 10 segundos y la gente empezó a aplaudir. El comentario de Analisa Bartoli me daba una pequeña pista de lo que debería ser D'Angelo para el Posillipo. Mas o menos dijo esto,"los jugadores del Barceloneta, están un poco sorprendidos por que quizás no saben lo que llegó a ser Enzo para la Pallanuoto del Posillipo y para la Azzurra".

el segundo por la izquierda

Ayer, me extrañó el no recibir un comentario de mi amigo Davide sobre varios de los partidos, en concreto del Posilipo. En un correo apresurado y casi como un telegrama me dijo, "llego ahora, se fue Enzo D'Angelo".

Empece a atar cabos, la convulsión era enorme. Esta mañana mas tranquilo me contaba "
un gran waterpolista y una gran persona, aunque no lo haya conocido personalmente es una opinión unánime...listo como una zorra...con dos ojos como los faros de un coche ... y una pillería enorme. Él y los De Crescenzo eran el Símbolo de la Canottieri un poco Naif y muy humana de finales de los 70' y primeros de los 80', Campeón de Europa en el 78." y sigue " yo nunca me perdía un partido de ellos en Albaro cuando era pequeño... la calottina(el gorro) que se le caía justo cuando el equipo estaba con deuda de oxigeno, no era mas que un "must" teatral, uno de los muchos de esa Canottieri...luego se fue...gran entrenador ...Canottieri, Recco, etc..."

De Magistris ha dicho algo muy bonito "Un jugador completo: con gran físico y buena técnica. Un entrenador especial: sabía hacer grupo. Una persona de que no se podía no querer"
Con este me hubiera llevado bien...

La Gazzeta dello sport
Lutto nella pallanuoto
Addio a Enzo D'Angelo

Se ne va a 57 anni, dopo una grave malattia uno dei più forti centroboa italiani, argento olimpico a Montreal '76, indimenticato campione della Canottieri Napoli e della nazionale. Da tecnico le esperienze col Vomero, la stessa Canottieri, Pro Recco, Catania e Fiorentina, oltre all'oro delle Universiadi 1997
Enzo D'Angelo, 57 anni, tra i ragazzi della Fiorentina
ROMA, 6 febbraio 2008 - Se ti dicono che è stato un gol "alla D'Angelo", capisci subito che si è trattato di una magia: il pallone sembra partire dall'acqua, non da una mano. Enzo, anzi Enzone, potevi affondarlo, ma ti fulminava lo stesso. Un grande centroboa (il ruolo più delicato e faticoso), poi un grande allenatore. Se n'è andato nella notte, all'età di 57 anni, dal suo letto di dolore: era ricoverato all'ospedale Paul Brousse di Villejuif, alla periferia di Parigi, per curare un tumore al pancreas. La sua malattia, negli ultimi mesi, aveva mobilitato tutta la pallanuoto italiana, considerate le dispendiose cure mediche.
LA CARRIERA –D'Angelo ispirava simpatia. Era nato a Bacoli, in provincia di Napoli, il 22 gennaio 1951. Dopo gli esordi da nuotatore al Posillipo, si cimentò nella pallanuoto alla Rari Nantes prima di trasferirsi alla Canottieri, quella che sarebbe diventata la squadra dei suoi trionfi: quattro scudetti, quelli che venivano definiti "degli anni dispari" (’73-’75-’77-’79) e una coppa Campioni (’77) sotto la guida del mitico Fritz Dennerlein. Col Settebello, un argento olimpico (Montreal ’76, poi avrebbe partecipato anche a Mosca ’80 e Los Angeles ’84) e un bronzo mondiale (Cali ’75). Da allenatore, esordì in A-2 col Vomero e poi guidò la stessa Canottieri (tricolore nel ’90), quindi Pro Recco, Catania e Fiorentina (A-2). Aveva anche trascinato la Nazionale all'oro alle Universiadi di Palermo nel ’97. Di recente, era stato nominato responsabile tecnico dello Sporting Flegreo (serie B). Così lo ricorda il fuoriclasse Gianni De Magistris: "Un giocatore completo: gran fisico e ottima tecnica. Un allenatore speciale: sapeva far gruppo. Era una persona a cui non si poteva che voler bene". La Fin ha disposto che venga osservato un minuto di raccoglimento nelle partite odierne di Eurolega e in quelle di campionato del fine settimana.
Franco Carrella

No hay comentarios: